Si stringono i tempi per la presentazione delle domande per la richiesta dei contributi riservati alla filiera olivicola. Il decreto del Mipaaf, che definisce i criteri e le modalità per accedere all’aiuto, fortemente voluto dalla Coldiretti, è stato pubblicato l’8 gennaio ed entro un mese dovranno essere definite dall’Agea le istruzioni. Non appena avremo informazioni più precise sarà nostra cura darne comunicazione.
Il budget disponibile per sostenere lo sviluppo della filiera olivicola olearia, favorendo l’aggregazione e aumentando la sostenibilità, è di 30 milioni. Le risorse sono ripartire in 10 milioni per il sostegno di investimenti in nuovi impianti e 20 milioni per l'ammodernamento di quelli esistenti.
Gli aiuti sono richiesti nel limite del “de minimis”.
Beneficiari sono i produttori olivicoli associati ad organizzazioni di produttori riconosciute.
Il contributo per ciascuna domanda può arrivare fino a un massimo del 70% della spesa e non può comunque superare 25mila euro per impresa.
I requisiti richiesti sono: superficie minima di due ettari, uso esclusivo di cultivar italiane, storiche/autoctone, appartenenti all'elenco delle cultivar della biodiversità nazionale da piante auto radicate o innestate (di età non inferiore ai diciotto mesi), adozione di sistemi di agricoltura di precisione con sensori di campo.
Per quanto riguarda i nuovi impianti le spese ammesse sono per l’impianto base: lavorazioni preparatorie, concimazioni di fondo, squadratura e picchettamento, acquisto piantine, messa a dimora, oltre a costi aggiuntivi dallo scasso all’impianto irriguo a goccia.
Per l’ammodernamento di impianti esistenti le condizioni sono: superficie minima interessata pari a 2 ettari; utilizzo esclusivamente di cultivar italiane, storiche/autoctone, appartenenti all'elenco delle cultivar della biodiversità nazionale da piante auto radicate o innestate (di età non inferiore ai diciotto mesi), età degli olivi pari o superiore a 40 anni; adozione di sistemi di agricoltura di precisione. Sono ammesse a contributo le operazioni di infittimento oliveti esistenti, reimpianto oliveti esistenti/riconversione varietale, interventi di potatura straordinaria finalizzate al recupero produttivo degli oliveti e realizzazione impianto irriguo a goccia.