6 Agosto 2025
Florovivaismo, Padova prima in Veneto, fatturato in crescita ma il settore va difeso da minaccia insetti alieni

Il florovivaismo tiene il passo e Padova conferma il suo primato in Veneto con oltre il 30% delle aziende. Nonostante l’aumento dei costi, le sferzate del meteo e la difficoltà nel trovare la manodopera le quasi quattrocento aziende florovivaistiche padovane confermano la loro vitalità. 

In termini assoluti, secondo i recenti dati di Veneto Agricoltura, Padova nel 2024 rimane la provincia con il maggior numero di aziende in Veneto (396 unità, -4,6% rispetto al 2023), seguita da Treviso, che registra una diminuzione più contenuta (307 aziende, -2,5%), e da Verona (197 unità, -6,2%). Il calo registrato nell’ultimo anno, spiega Coldiretti Padova, è fisiologico e previsto, legato al ricambio generazionale e alla maggiore specializzazione delle aziende più giovani che grazie agli investimenti consolidano produzione e fatturato. Il valore della produzione florovivaistica infatti negli ultimi anni è cresciuto, in Veneto come nel padovano, superando negli ultimi tre anni la soglia mai raggiunta dei 200 milioni di euro, in costante progressione: 205 milioni nel 2022, 214 nel 2023 fino ai 223 del 2024. La produzione di fiori e piante è stabile in tutta la regione con oltre 1 miliardo e 980 milioni di pezzi e l’incremento delle piante ornamentali.

“Il florovivaismo padovano e veneto, - sottolinea Diego Masaro presidente della consulta florovivaistica di Coldiretti Veneto, - è a “km zero” perché oltre l’80 per cento dei fiori e delle piante proviene direttamente dalle aziende che grazie a notevoli investimenti sono in grado di seguire con ottimi risultati tutte le fasi produttive e a mettere sul mercato un prodotto di prima qualità. Veniamo da cinque anni buoni, dopo il Covid il settore si è ripreso ed è cresciuto ma ora serve una azione decisa ed efficace per far fronte alla minaccia concreta della Popillia japonica, insetto alieno particolarmente vorace e distruttivo, arrivato anche nella nostra regione. A Padova per ora non si segnalano casi ma l’attenzione è ai massimi livelli, anche perché la sua eventuale presenza comporterebbe lo stop momentaneo delle movimentazioni di piante da e verso le aziende coinvolte. Da subito va messo in campo un adeguato sostegno per il contenimento di questo coleottero che può provocare danni ingenti soprattutto a pieno campo. Coldiretti ha chiesto che sia estesa al florovivaismo la misura del Csr relativa alla prevenzione delle calamità per aiutare le aziende a difendersi da questo insetto che potrebbe proliferare rapidamente e mettere a rischio non solo piante e fiori ma anche altre specie vegetali. Inoltre, per individuare possibili investimenti strutturali finanziabili, ci stiamo confrontando con il Servizio Fitosanitario regionale, che sta già seguendo da tempo il caso in sinergia con la Regione, mettendo in campo tutte le misure di contenimento possibili. Le nostre aziende hanno bisogno anche di un adeguato supporto da parte della rete di distribuzione locale di mezzi tecnici e prodotti per la prevenzione e il contenimento dell’insetto alieno”.

La Popillia japonica, ricorda Coldiretti Padova, è un coleottero scarabeide originario del Giappone, considerato una delle specie invasive più nocive per le coltivazioni agricole e inclusa nella lista degli organismi nocivi da quarantena rilevanti per l’Unione Europea. I danni sono causati sia dalle larve nel terreno, che si nutrono delle radici di graminacee, che dagli adulti, attivi fino a settembre, che si spostano in massa alimentandosi della vegetazione di numerose specie coltivate e spontanee.

“Questo coleottero è molto vorace e si riproduce a dismisura, - aggiunge Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova - infestando giardini e orti e coltivazioni a pieno campo. È in grado di colpire tutte le specie vegetali, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti, alle colture orticole di pieno campo. I rischi maggiori li corrono il mais, il pesco, il melo, la vite e la soia. 

Purtroppo negli ultimi quindici anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione di specie aliene, pensiamo alla cimice asiatica, che si diffondono nei nostri territori perché non hanno antagonisti naturali. Insieme al cambiamento climatico, sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea, con frontiere colabrodo che lasciano passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. E’ il risultato di una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici in Europa senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati. Di fronte a questa minaccia concreta – conclude Lorin - sono strategiche la prevenzione, le segnalazioni degli agricoltori e l’intervento tempestivo del Servizio fitosanitario regionale, con il quale siamo in costante contatto”.

Il Tempo delle Donne – BANDI

Il Tempo delle Donne - Tutti i BANDI

Psr Padova Corsi

PSR Padova - Corsi

Gruppo Operativo Brenta 2030

GRUPPO OPERATIVO BRENTA 2030

Campagna Amica

Campagna Amica

Scopri i nostri Mercati di Campagna Amica

Vieni a trovarci nei Mercati di Campagna Amica

L’Amico del Coltivatore

Scarica e leggi l'ultima uscita

Fiori a casa tua

Scopri le aziende florovivaistiche che praticano la vendita on line e la consegna a domicilio

La spesa a casa tua

Tutte le aziende che consegnano a domicilio