28 Giugno 2021
ACQUA. COLDIRETTI VENETO: PUNTARE SULLE RISORSE DEL PNNR PER INVESTIRE SUGLI INVASI. SALVAN: “IL VENETO TRATTIENE SOLO IL 5% DELLA PIOGGIA.

Nella foto da sinistra il vicepresidente Coldiretti Veneto Salvan, il sottosegretario Centinaio, il presidente Anbi Vincenzi e il direttore Gargano

 

ACQUA. COLDIRETTI: PUNTARE SULLE RISORSE DEL PNNR PER INVESTIRE SUGLI INVASI.

SALVAN: “IL VENETO TRATTIENE SOLO IL 5% DELLA PIOGGIA, MENO DELLA META’ DELLA MEDIA NAZIONALE. CONSORZI DI BONIFICA STRATEGICI PER L’IRRIGAZIONE E LA DIFESA IDRAULICA”

 

28 Giugno 2021 - Ricerca e innovazione per innovare gli impianti di irrigazione e realizzare strutture per trattenere l’acqua: gli agricoltori puntano alle opportunità previste dal Pnnr. “Dopo 21 progetti finanziati dal Programma Nazionale di Sviluppo Rurale e mille invasi da realizzare in tutta Italia che hanno fatto risparmiare in totale 250milioni di metri cubi di acqua contiamo su questo strumento per fare ancora di più. Coldiretti punta alla creazione di  invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua. Il Veneto recupera solo il 5% della pioggia rispetto ad una media nazionale dell’11%, un dato preoccupante che dimostra quanto bisogno ci sia di investimenti in questo campo. E’ quanto ha detto Carlo Salvan vice presidente regionale di Coldiretti Veneto  oggi al convegno organizzato dall’Anbi a Treviso durante il quale è stato affermato che i Consorzi di Bonifica rappresentano lo snodo di materie diverse: agricoltura, ambiente e governo del territorio. Il sistema della bonifica è cruciale per la difesa idraulica del territorio veneto – ha ricordato Carlo Salvan durante la tavola rotonda -  su 1.170.000 ettari di superficie controllata, il 40% è governato dalle idrovore, con punte del 100% nella bassa pianura (si contano 184.600 ettari sotto il livello del mare).

Per queste ragioni, unite alla capacità progettuale e realizzativa – ha spiegato Salvan - ai Consorzi di bonifica del Veneto sono state erogate risorse sul Piano irriguo nazionale per 160 milioni di euro. Si affiancano poi le risorse che verranno destinate da bilancio regionale sul Piano irriguo regionale e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Accanto alla infrastrutturazione, altri strumenti finalizzati al risparmio idrico sono stati attivati nell’ambito del PSR 2014-2020. Sono stati stanziati 25 milioni di euro per la riconversione e il risparmio irriguo aziendali, ulteriori risorse saranno destinate a fine anno con il bando 2021. È utile ricordare che questi interventi sono sostenuti solo in parte dal pubblico. L’irrigazione ha svolto un ruolo importante per il sistema agricolo del Veneto, promuovendo lo sviluppo economico attraverso una maggiore diversificazione delle produzione agricole con più elevato valore aggiunto. Oggi la superficie interessata dalla irrigazione strutturata e non ammonta a 550.000 ettari, ovvero al 50% del territorio regionale classificato di bonifica.

Su tutto incombono le variazioni climatiche – insiste Salvan -  Non si può non ricordare che al tema della siccità vanno affiancati gli effetti positivi di carattere generale generati dall’irrigazione che, spesso, si danno per scontati e che, invece, sono importantissimi per la vivibilità di gran parte del territorio del Veneto. Si tratta della vivificazione dei corsi d’acqua e della ricarica della falda freatica. Altra minaccia è il deflusso ecologico Si tratta di una questione che risponde ad un programma europeo sulla protezione della risorsa idrica. Per raggiungere “lo stato buono” del distretto idrografico veneto, tra le misure previste, c’è anche l’introduzione del “deflusso ecologico” che impone un maggiore rilascio delle acque a valle delle opere di presa lungo i fiumi. In particolare, questo obbligo vale per i fiumi a regime “torrentizio” come il Piave e il Brenta, solo per citare i più importanti.

Da più parti sono arrivati segnali di preoccupazione per l’applicazione del regolamento: comunità locali, enti consortili, anche l’Enel, hanno manifestato le loro preoccupazioni. In particolare l’impatto negativo imposto dai nuovi limiti in un contesto di cambiamento climatico sarebbe un danno per l’agricoltura. Da considerare che il deflusso ecologico non coinvolge solo il fiume Piave – conclude Salvan di Coldiretti - ma tutti i corsi principali e i torrenti del territorio regionale per cui il problema è veneto e ha ricadute economiche che toccano diversi aspetti socio culturali, turistico ambientali: basti pensare che alcune importanti città di pianura, con le riduzioni della pratica irrigua, si troverebbero inevitabilmente ad avere a che fare con riduzioni delle portate dei fiumi di risorgiva, come il Sile, per effetto della riduzione della ricarica della falda che, d’estate, è assicurata proprio dalla irrigazione della aree agricole.

 

Psr Padova Corsi

PSR Padova - Corsi

Gruppo Operativo Brenta 2030

GRUPPO OPERATIVO BRENTA 2030

Campagna Amica

Campagna Amica

Scopri i nostri Mercati di Campagna Amica

Vieni a trovarci nei Mercati di Campagna Amica

L’Amico del Coltivatore

Sfoglia on line l'ultima uscita

Fiori a casa tua

Scopri le aziende florovivaistiche che praticano la vendita on line e la consegna a domicilio

La spesa a casa tua

Tutte le aziende che consegnano a domicilio

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning

Psr Padova Corsi

PSR Padova - Corsi

Gruppo Operativo Brenta 2030

GRUPPO OPERATIVO BRENTA 2030

Campagna Amica

Campagna Amica

Scopri i nostri Mercati di Campagna Amica

Vieni a trovarci nei Mercati di Campagna Amica

L’Amico del Coltivatore

Sfoglia on line l'ultima uscita

Fiori a casa tua

Scopri le aziende florovivaistiche che praticano la vendita on line e la consegna a domicilio

La spesa a casa tua

Tutte le aziende che consegnano a domicilio

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning