Grazie all’azione intrapresa dall’area legale di Coldiretti finalmente migranti e rifugiati diventano destinatari riconosciuti per legge, delle misure di inserimento socio lavorativo previste dalla legge 141/2015 (disposizioni in materi di Agricoltura Sociale), in aggiunta a quelle già presenti di cui all'art. 2, comma 1, lettera dei lavoratori disabili e svantaggiati, delle persone svantaggiate e dei minori di età inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale. Questo provvedimento, inserito nella legge di conversione del DL Aiuti, pubblicato sulla G.U. del 15 luglio scorso, consente di dare valore alle numerosissime pratiche di Agricoltura Sociale presenti sul territorio nazionale, che vedono coinvolti migranti e rifugiati, accolti e inseriti nelle fattorie sociali della rete di Campagna Amica.
In questo modo vengono superate le difficoltà riscontrate a livello di legislazione regionale che non consentivano di includere quelle categorie tra i destinatari delle pratiche di agricoltura sociale. Con questo ampliamento, potranno essere incluse nel conteggio delle pratiche tutte le numerosissime aziende agricole, che da anni inseriscono in percorsi socio lavorativi, persone migranti e rifugiate, facendo aumentare il numero di aziende ascrivibili alla rete di agricoltura sociale. L’accoglimento dell’emendamento proposto da Coldiretti, evidenzia comunque l’importanza e il riconoscimento che viene ormai dato al settore dell’agricoltura sociale. Per ogni altro chiarimento è a disposizione la nostra segreteria di Campagna Amica.