Proseguono le assemblee territoriali organizzate da Coldiretti Padova per affrontare con i soci i temi del momento del settore primario e le prossime iniziative in campo a tutela delle aziende agricole e del made in Italy agroalimentare. Prossimo appuntamento il 10 marzo a Conselve.
Tra gli argomenti trattati spicca il futuro della Pac, la politica agricola comunitaria europea che investe direttamente le imprese agricole, anche nella nostra provincia.
“Gli agricoltori si aspettano dei segnali e delle decisioni importanti dall’Unione Europea – afferma Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova – perché è in gioco il lavoro e il futuro delle aziende del nostro territorio. L’agricoltura ha sofferto il peso insostenibile di normative restrittive e di una burocrazia soffocante. Le nostre aziende, con la forza delle filiere agroalimentari e delle produzioni di qualità dal latte ai cereali, dal vitivinicolo alla carne, deve poter contare su strumenti concreti di sostegno al reddito e su regole chiare. Serve una Pac semplice e forte, che garantisca stabilità ai nostri agricoltori e risorse dedicate, evitando che fondi destinati al settore primario finiscano in altri capitoli di spesa. Solo così possiamo garantire competitività alle imprese e qualità ai consumatori. I nostri imprenditori, inoltre, chiedono la reciprocità nel mercato globale, per arginare la concorrenza sleale di chi non è sottoposto alle stesse regole e norme imposte al nostro sistema agroalimentare.
Giusto in questi giorni dalla Commissione UE – aggiunge Lorin - è arrivato un importante cambio di passo, con la presentazione delle linee guida per lo sviluppo del settore agricolo. Finalmente la Commissione Europea smette di fare pura ideologia e riconosce come fondamentali alcuni obiettivi portati avanti da Coldiretti con le mobilitazioni a Bruxelles. Tra questi, il sostegno al reddito dei veri agricoltori, in particolare i giovani, l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta, la reciprocità negli accordi commerciali, controlli più rigorosi alle frontiere, il contrasto alle pratiche sleali, il rilancio della zootecnia e dell’economia circolare, con il riconoscimento del ruolo del digestato. Per la prima volta, anche se in modo generico, emerge il tema dei cibi ultra-processati, sempre più diffusi e dannosi per la salute. Inoltre, si punta a un uso sostenibile degli agrofarmaci senza restrizioni arbitrarie, e si apre un confronto sulle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita).
Si affaccia una visione dell’agricoltura europea non più condizionata dall’ideologia, ma occorre garantire l’autonomia del bilancio della Pac se vogliamo davvero tutelare il futuro delle imprese agricole anche in Veneto e nella nostra provincia. Come ha sottolineato il nostro presidente nazionale Ettore Prandini – ricorda Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova - non possiamo che valutare positivamente il cambio di approccio introdotto dal Commissario Hansen e dal Vicepresidente Fitto, che accoglie molte delle istanze portate avanti da Coldiretti. Tuttavia, alle parole devono seguire i fatti, a partire dalla semplificazione della Pac, affinché diventi davvero un sostegno concreto per chi lavora ogni giorno nei campi. Saremo vigili perché le risposte attese dal mondo agricolo, in forte sofferenza, arrivino in tempi rapidi”.