Il Ministero della Salute, con la nota del 2 febbraio scorso, che pubblichiamo insieme all’informativa elaborata dalla nostra Confederazione Nazionale (scarica qui il documento), ha rimodulato la zona di ulteriore restrizione (ZUR). I Comuni che vi rientrano sono distinti in area ad alto rischio e a medio rischio, quest’ultima ulteriormente suddivisa ad alta e a bassa densità. Per la nostra provincia rientrano nell’area ad alto rischio le zone più colpite dai contagi e con una maggiore densità di allevamenti: tutta la Bassa Padovana ad ovest dell’autostrada Padova - Bologna e l’area ovest Colli. Nella zona a medio rischio e ad alta densità sono compresi i Comuni del Destra Brenta, Padova e cintura urbana, parte delle Terme Euganee e di alcuni comuni confinanti con il lato est dell’autostrada Padova Bologna. Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 marzo prossimo. Restano però, sottolinea Colditretti Padova, le incertezze sui tempi e gli importi degli indennizzi per gli allevamenti che in questi mesi hanno subito pesanti danni diretti e indiretti. 
In complesso vengono rimodulate le restrizioni, maggiori nella zona ad alto rischio, dove non è ancora possibile l’accasamento di pollame ad eccezione di eventuali deroghe concesse dalle autorità sanitarie al di fuori delle zone di protezione e di sorveglianza. Da metà mese dovrebbero decadere anche queste due distinzioni e saranno definire le nuove regole per una progressiva ripartenza.
E’ sempre opportuno chiedere all’USL la possibilità di riaccasare, ovviamente nei comuni dove ciò è possibile in deroga, in quanto, mancando ora un provvedimento di blocco generale, un eventuale risposta negativa sarà utile per giustificare il prolungamento del periodo di fermo.
Nelle zone a medio rischio gli accasamenti di polli, tacchini da carne e pollastre sono consentiti a partire dal’8 febbraio, previo parere favorevole della Regione per le zone ad alta densità.
SCARICA QUI IL DETTAGLIO DEL PROVVEDIMENTO CON LA NOTA DELLA CONFEDERAZIONE NAZIONALE COLDIRETTI

