Da mezzo secolo la Malga Dosso di Sotto, affacciata sui prati di Cima Larici, nel cuore dell’Altopiano di Asiago, è gestita dalla famiglia Marini di Cittadella. Per decenni Tarquinio Marini si è occupato della malga, prendendosi cura delle vacche al pascolo, seguendo la mungitura e la preparazione del formaggio, ma anche accogliendo ospiti innamorati di questi prati e dei boschi dell’altopiano. Tarquinio, custode dell’alpeggio, aveva stretto una solida amicizia con il regista Ermanno Olmi, che volentieri lo raggiungeva in malga, anche in compagnia di Mario Rigoni Stern. Proprio in questi luoghi Olmi ha girato alcune scene del suo film “Torneranno i prati”.
Ora a proseguire l’attività di Malga Dosso di Sotto è il giovane nipote di Tarquinio, Matteo, ingegnere di 31 anni, che ha scelto di tornare nei luoghi in cui ha trascorso le lunghe estati da ragazzo per tenere viva la tradizione di famiglia e garantire la continuità della malga. Domenica 21 luglio l’anniversario dei 50 anni e la figura di Tarquinio Marini, Malga Dosso di Sotto apre le porte e offre ai visitatori un pranzo speciale a base di porchetta, con il taglio della speciale forma di Asiago Dop stagionato 10 anni. Un’occasione per conoscere da vicino la storia e l’attività tramandata dalla famiglia padovana.
Per garantire la continuità nella gestione di Malga Dosso di Sotto Matteo Marini ha scelto di tornare sui prati che tanto ha amato e che hanno segnato la sua infanzia e giovinezza. Una scelta coraggiosa che lo scorso anno gli è valso il premio Oscar Green di Coldiretti, riservato ai giovani agricoltori. La sua storia è approdata anche alla mostra del Cinema di Venezia. “Ho ereditato passione per la malga da mio nonno Tarquinio - ha raccontato Matteo - amico di Ermanno Olmi che proprio nel nostro alpeggio girò alcune scene del suo film “Torneranno i prati”. Più volte si è intrattenuto con il nonno insieme a Mario Rigoni Stern. Per proseguire questa fantastica storica e dare lustro alla passione della mia famiglia per questa storica malga dell’Altopiano ho voluto fortemente riprendere la gestione per i prossimi anni. Quello del malgaro è un lavoro duro che inizia la mattina presto e finisce a tarda sera, ma che regala soddisfazioni uniche e permette di vivere in mezzo alla natura e alle montagne che amo”.
“Con questa domenica di festa – aggiunge Matteo – vogliamo ricordare nonno Tarquinio, la sua vita dedicata con amore e passione a questo luogo e al lavoro che tanto amava. Ha trascorso giorni e notti a prenderti cura delle sue vacche, con una dedizione che andava oltre il semplice dovere. Ogni formaggio che ha prodotto era un’opera d’arte, frutto dell’esperienza e dell’impegno instancabile con l’aiuto di Ugo e Raffaele. La sua passione per la malga e per il formaggio ha lasciato un segno indelebile nella storia dei malgari, contribuendo a preservare le tradizioni e il patrimonio culturale della montagna”.
A Malga Dosso di Sotto si fa il formaggio con il latte delle vacche al pascolo, prodotti freschi e stagionati che sono valsi alla famiglia Marini numerosi premi e riconoscimenti. La lavorazione del formaggio avviene ancora con metodi tradizionali, senza l’utilizzo di fermenti e senza ricorrere a macchinari: ovvero tutte le fasi sono eseguite a mano e con la strumentazione di un tempo. I formaggi di malga sono arrivati persino sulla tavola del Presidente della Repubblica. D’estate è possibile acquistare i prodotti direttamente in malga, ma anche degustare degli ottimi taglieri di salumi e formaggi e assistere alle fasi di lavorazione del latte.