Negli ultimi cinque anni la nostra provincia ha perso oltre 160 ettari di terreno agricolo, vale a dire più di 200 campi da calcio di suolo strappato alla campagna. Se allarghiamo lo sguardo all’ultimo ventennio i quadro è ancora più desolante con oltre 5 mila ettari di terreno coltivato perso per sempre, per far posto a strade e quartieri, ma anche a zone artigianali poi dismesse o semi deserte. “Ciononostante continuiamo a parlare di nuove lottizzazioni, di nuovi grandi centri commerciali, come quello di Due Carrare, di ampliamenti”, afferma il presidente di Coldiretti Padova Federico Miotto. “Oltre che un anno diretto per l’agricoltura il consumo del suolo ha delle ripercussioni anche sulle tasche di ciascun cittadino. Un recente studio ha calcolato che nella nostra regione ogni ettaro di terreno cementificato comporta maggiori costi per la collettività di 6.500 euro, perché un suolo urbanizzato va gestito in termini di deflusso delle acque, di sicurezza idraulica, di manutenzione e altro. Ciò significa che nell’ulitmo a Padova la perdita di suolo agricolo è costata qualche decina di milioni di euro. Dobbiamo invertire questa tendenza perché minor suolo agricolo significa meno agricoltura e tipicità locali, ma anche un ambiente più fragile dal punto di vista idrogeologico e una superficie “irrecuperabile” sempre più vasta. Da qui la nostra adesione alla campagna “Salva il suolo” insieme a molte altre associazioni e organizzazioni che condividono la nostra battaglia per la tutela delle nostre campagne e dell’ambiente”.
Nella nostra provincia la raccolta di firme è già attiva nei mercati di Campagna Amica Padova come negli agriturismi di Terranostra e in occasione delle iniziative di Coldiretti Padova sul territorio. E’ anche possibile firmare on line direttamente sul sito salvailsuolo.it.
“L’invito a firmare vale per tutti, perché quello del consumo indiscriminato delle nostre campagne è un aspetto che ci riguarda da vicino come cittadini. – aggiunge Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Padova - In Europa non esiste ancora una legge europea che difenda il suolo. Eppure tutelare il suolo è il primo modo di proteggere uomini, piante, animali. Senza un suolo sano e vivo non c'è futuro. Un suolo sano e vivo ci protegge dai disastri ambientali, dai cambiamenti climatici, dai veleni nel piatto. Con Coldiretti e Campagna Amica oltre 450 associazioni formano la coalizione "People4Soil" che chiede all'UE norme specifiche per tutelare il suolo, bene essenziale alla vita come l'acqua e come l'aria. Fare una nuova legge europea è possibile e il punto di partenza è proprio questa sottoscrizione”.
28 Luglio 2017
COLDIRETTI, CAMPAGNA “SALVA IL SUOLO”: OGNI ETTARO DI CEMENTO CI COSTA 6.500 EURO IN PIU’