COVID: COLDIRETTI VENETO, CON LE RIAPERTURE DEI LOCALI L’ESTATE A TAVOLA VALE 2,5 MILIARDI
Formaggio Burlino, Asiago stravecchio, Miele di barena e Broccoletto di Custoza vanto della biodiversità veneta
18 maggio 2021 - Con la riapertura totale della ristorazione al chiuso e all’esterno dal primo giugno si prepara una estate a tavola da 2.5 miliardi. Sono i calcoli di Coldiretti Veneto riferiti a 26mila bar, ristoranti, pizzerie ed mille e più agriturismi aperti su tutto il territorio regionale. L’analisi di Coldiretti Veneto è sulle nuove norme anti Covid approvate dal Consiglio dei Ministri con il superamento graduale del coprifuoco in vigore da 6 mesi e mezzo, divulgata in occasione dell’incontro “L’Italia torna contadina nel tempo del Covid” con gli interventi tra gli altri di Stefano Patuanelli Ministro delle Politiche Agricole, Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo, Roberto Speranza Ministro della Salute e Maurizio Martina Vicedirettore Fao, assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
A beneficiarne è l’intero sistema agroalimentare che in Veneto vale 7 miliardi di euro –precisa Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto. A livello nazionale – Coldiretti stima che 330mila tonnellate di carne bovina, 270mila tonnellate di pesce e frutti di mare e circa 220 milioni di bottiglie di vino non siano mai arrivati nell’ultimo anno sulle tavole dei locali costretti ad un logorante stop and go senza la possibilità di programmare gli acquisti anche per prodotti fortemente deperibili. La drastica riduzione dell’attività – continua la Coldiretti – ha pesato infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato e ad essere stati più colpiti sono i prodotti di alta gamma.
Al risultato economico ed occupazionale si aggiunge la salvezza delle specialità dell’enogastronomia locale, dai formaggi ai salumi fino ai dolci che rischiavano di scomparire per la mancanza di sbocchi di mercato con l’assenza di turisti. Un vanto della biodiversità veneta è stato presentato a Roma durante l’evento: si tratta dei nuovi Sigilli di Campagna Amica come l’Asiago Stravecchio, il formaggio Burlino, il Riso di Grumolo delle Abbadesse, il Broccoletto di Custoza e il miele di Barena. Prelibatezze custodite dagli agricoltori che rappresentano il miglior souvenir per molti turisti stranieri. Il cibo – continua la Coldiretti – rappresenta per gli ospiti esteri la principale motivazione del viaggio in Italia che è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica.