30 Gennaio 2012
DAL PRODUTTORE DIRETTAMENTE SUL MERCATO: LA FILIERA CORTA DIVENTA REALTA’ CON IL SISTEMA LOGISTICO APPLICATO ALLA VENDITA ON LINE

La filiera corta, di cui tanto si sente parlare, diventa realtà a Padova e provincia grazie al progetto “Filiera Green - km zero point”, l’innovativo sistema logistico applicato alla vendita on line che mette in contatto le aziende agricole del territorio con gli operatori del settore agroalimentare: ristoranti, alberghi, bar, pizzerie, rivendite di frutta e verdura, ambulanti, enoteche e negozi di alimentari. Una risposta forte dal territorio che arriva proprio nei giorni dell’emergenza trasporti che ha bloccato la consegna di prodotti agroalimentari in tutta Italia, con pesanti ripercussioni sulle imprese agricole e sui consumatori.
Il progetto innovativo è un’iniziativa della Camera di Commercio di Padova, realizzata da Coldiretti Padova in collaborazione con Confesercenti ed Appe, l’associazione provinciale dei pubblici esercizi. “Filiera Green - Km zero point” introduce l’e-commerce nel settore dell’agroalimentare e mette a disposizione un canale distributivo “corto” che si affianca ad altre formule come il farmer’s market, il mercati di Campagna Amica e i gruppi di acquisto solidale. In questo caso l’interlocutore non è il consumatore finale ma l’operatore commerciale al quale i consumatori stessi si rivolgono quotidianamente.
I titolari di pubblici esercizi ed attività commerciali potranno “fare la spesa” direttamente dalle aziende agricole grazie allo strumento del portale internet e ordinare così un’ampia gamma di prodotti freschi e di stagione come frutta, verdura, latte e derivati, carni fresche suine, bovine, avicole, cunicole, insaccati, uova, miele, vino, olio extravergine d’oliva. Il tutto acquistando ad un prezzo vantaggioso, sgravato degli oneri di intermediazione dei canali tradizionali di vendita.
«Nel portale, in questa prima fase, sono già presenti 800 prodotti di una ventina di aziende agricole, – spiega Walter Luchetta, direttore di Coldiretti Padova – ma sono oltre 60 i produttori selezionati mentre gli acquirenti (ristoranti, bar, pubblici esercizi, negozi) sono una settantina. Con questa iniziativa la filiera corta diventa realtà, a vantaggio dell’agricoltore, degli esercenti e commercianti e del consumatore finale, che avrà a portata di mano i prodotti del territorio e di stagione. Una formula che sta già riscuotendo un notevole interesse». «Finalmente il valore intrinseco del km zero – aggiunge Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova – dopo le polemiche del passato è riconosciuto anche dalle altre categorie. Lavoriamo insieme per raggiungere facilmente gli operatori professionali interessati ad usare i prodotti del territorio, grazie ad un sistema logistico integrato». A mettere a disposizione i mezzi di trasporto è l’azienda Mungi & Bevi di San Giorgio in Bosco, specializzata da anni nella consegna a domicilio dei propri prodotti (latticini e carne). La titolare Monica Franceschetto osserva come «questa iniziativa proietta nel futuro l’agricoltura del passato. Numerose aziende agricole con una lunga storia alle spalle, compresa la nostra, sfruttano le nuove tecnologie e i nuovi mezzi per arrivare al consumatore e agli esercenti». «Siamo di fronte ad un progetto innovativo, – aggiunge Andrea Malagugini, dirigente dell’Ufficio Promozione della Camera di Commercio di Padova – è un nuovo approccio che sfrutta il web dal fronte operativo come mezzo per la vendita dei prodotti agricoli del territorio. Maurizio Francescon, direttore di Confesercenti Padova, ricorda che «in Veneto si fa impresa con il cuore, nonostante i margini di guadagno siano sempre più esigui. La collaborazione i produttori porterà buoni frutti». Mario Mescolin, ristoratore dell’Appe di Padova, si augura che il progetto permetta di vendere prodotti di qualità ad un prezzo incoraggiante. Un plauso all’iniziativa anche dall’assessore provinciale all’agricoltura Domenico Riolfatto: «Convenienza e qualità sono la migliore risposta che gli agricoltori e gli esercenti possono dare al nostro territorio».
Il funzionamento del portale è semplice e punta ad ottimizzare i tempi tra l’ordine e la consegna della merce. I produttori agricoli avranno a disposizione, oltre ad una scheda dettagliata della loro azienda, uno spazio nel quale inserire (tramite password) i prodotti che si intendono vendere, le quantità disponibili ed i rispettivi prezzi. L’immagine fedele di ogni prodotto sarà corredata da un’apposita descrizione, che è funzionale a facilitare il reperimento di informazioni da parte degli acquirenti, che possono dunque documentarsi adeguatamente su ciò che intendono ordinare.
Gli utenti business hanno la possibilità, accedendo a www.kmzeropoint.it, di navigare nel sito in ogni sua parte, prendere visione dei prodotti disponibili in quel momento e, se interessati, procedere all’ordine. Il momento successivo sarà quello dell’evasione dell’ordine e della consegna, che avverranno in tempi strettissimi grazie ad una rete di distribuzione dedicata per garantire la freschezza e la genuinità dei prodotti commercializzati.
«Filiera Green - Km zero point prosegue lungo la traiettoria tracciata dal precedente progetto “Saperi e Sapori”, - spiega Calaon - il quale negli scorsi anni ha fatto sì che per un certo periodo di tempo i gestori di pubblici esercizi, ristoratori in particolare, si rifornissero di prodotti di qualità provenienti dal nostro territorio. Si trattava tuttavia di iniziative isolate, utili a diffondere una cultura enogastronomica delle tipicità locali, ma limitate nel tempo.
C’era la necessità, su esplicita richiesta degli operatori business, di garantire una fornitura continua. Di qui l’idea di proporre al pubblico di utenti una formula idonea a rispondere alle loro esigenze, e che nel contempo utilizzasse tecnologie innovative in grado di ottimizzare i processi d’ordine e di consegna.
Il tutto all’interno di un più ampio ed ambizioso progetto promosso da Coldiretti su tutto il territorio nazionale, che prevede la realizzazione di una Filiera Agricola tutta Italiana, economicamente ed ambientalmente efficiente e sostenibile.
Vogliamo far sì che produttori onesti vedano ripagati i propri sforzi e la dedizione con cui si adoperano in forme di agricoltura rispettose dell’ambiente e della salute. Troviamo giusto che si riapproprino di quella parte di valore aggiunto che contribuiscono a generare, e che invece troppo spesso si perde lungo le varie fasi della filiera, finendo per essere appannaggio esclusivo o quasi della Grande Distribuzione. Una GDO votata troppo spesso al profitto fa perdere credibilità all’intero comparto, avvantaggiando prodotti che percorrono migliaia di km prima di giungere sui nostri banchi, e che nello stesso tempo rischiano di non rispettare quei vincoli di qualità e sicurezza alimentare che sono invece motivo di vanto per le nostre produzioni».
Il progetto è sostenibile nel medio-lungo termine: non si limita soltanto a risolvere problemi di immediata attuazione, ma fornisce delle risposte anche per le nuove generazioni, creando opportunità e preservando quel ricco patrimonio fatto di tradizioni e saperi che da sempre contraddistingue le nostre terre ed in generale il mondo rurale. I prodotti provengono interamente dal territorio padovano: questo rappresenta un notevole risparmio di emissioni di gas dovute ai trasporti, soprattutto se si pensa che mediamente il cibo percorre 1.900 km prima di giungere sulle nostre tavole; inoltre si fa uso di imballaggi e confezionamenti riutilizzabili, che riducono al minimo l’impatto sul nostro ecosistema.
Vantaggi anche per gli utenti business, poiché il portale si pone come strumento di estensione della base di fornitura a cui l’acquirente può fare riferimento. Obiettivo dichiarato del “km zero point” è risolvere le difficoltà connesse alla strutturale frammentazione dell’offerta che l’operatore professionale in molti casi incontra rivolgendosi direttamente ai produttori. I gestori di pubblici esercizi avranno quindi la possibilità di usufruire di un canale di fornitura privilegiato per il reperimento di beni di prima qualità che potranno poi proporre ai loro clienti.
I produttori, invece, potranno possono sfruttare le potenzialità di un canale di vendita alternativo rispetto agli attuali. Questo permette di garantire uno sbocco a tutte le loro produzioni, evitando di gettarne una parte, seppur piccola; prodotti che sono tutti di ottima qualità, ma che in alcuni casi non riescono a trovare collocazione sul mercato perché devono fronteggiare da un lato il carattere strutturale di un’offerta eccessivamente polverizzata, dall’altro la concorrenza (in molti casi sleale) di prodotti esteri privi di ogni certificazione qualitativa, realizzati chissà dove e che vengono fatti passare per italiani, quando di italiano non hanno assolutamente nulla. «I nostri agricoltori - aggiunge Calaon - rispettano invece rigidi disciplinari definiti da normative e regolamenti nazionali e comunitari, e sono sottoposti a numerosi controlli, per preservare per intero la qualità, la sicurezza alimentare e la salubrità».

UN PROGETTO PROIETTATO VERSO IL FUTURO
“Progetto Filiera Green-test d’impiego dell’ozono”
I prodotti dell’agro-alimentare vantano delle peculiarità che li rendono unici, ma che rappresentano nello stesso tempo dei limiti importanti: su tutti spiccano la rapida deperibilità e le difficoltà connesse alla conservazione dei prodotti non confezionati. Si rende necessario quindi da un lato individuare delle modalità utili a preservare il più possibile l’integrità intrinseca dei prodotti in condizioni ottimali, tenuto conto del rapido proliferare di acari e muffe, dall’altro adottare dei sistemi idonei a permettere una conservazione più duratura.
Ecco perché Coldiretti pensa di mettere a punto una serie di test di impiego dell’ozono sui prodotti agro-alimentari, che verrà utilizzato per la disinfezione degli ambienti di conservazione dei beni non confezionati. Le opportunità che apre sono legate al fatto che:
   •     può essere generato dall’ossigeno (è infatti una forma allotropica dell’ossigeno), e dopo l’impiego torna al suo stato iniziale, senza lasciare residui.
         •        è molto più efficace dei disinfettanti normali perché combatte virus, batteri, muffe, funghi; inoltre elimina l’eventuale presenza di fitofarmaci e altre sostanze potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori.
Conseguentemente aumenta la qualità intrinseca del prodotto, si contribuisce a rispettare l’ambiente e si riducono gli oneri che le imprese devono sostenere poiché si eliminano le tecnologie chimiche generalmente utilizzate per la disinfezione; infine si allunga di qualche giorno il ciclo di vita del prodotto, che può dunque venire consumato anche a qualche giorno di distanza senza incorrere nella formazione di muffe o acari, e senza che deperisca.

L’utilizzo di veicoli per il trasporto delle merci attenti all’ambiente
Per il reperimento delle merci presso le aziende agricole produttrici ed il successivo trasporto ai clienti business verrà fatto uso di veicoli alimentati a metano, e a breve anche elettrici, il cui impatto è di molto inferiore a quello dei normali carburanti. Le tratte inoltre subiranno di volta in volta delle modifiche a seconda delle domande di fornitura ricevute attraverso il portale, al fine di ottimizzare i percorsi e ridurre i consumi, perché km zero significa soprattutto questo.

Per i più giovani: dove trovarci?
“Filiera Green - km zero point” è non solo un progetto di vendita online di prodotti agro-alimentari di alta qualità, ancor prima di questo è un invito esplicito a tutti a consumare cibi locali, per valorizzare le tipicità dei nostri territori, difendere il Made in Italy e conservare il patrimonio di eccellenze enogastronomiche della provincia di Padova. Il logo “km zero point” sarà esposto nei locali e nei negozi. Sul sito saranno riportate anche le indicazioni utili per partecipare agli eventi realizzati nel segno del “km 0” (spritz hour a km zero, stand enogastronomici in fiera, manifestazioni culinarie, ecc.). Prossimamente saranno attivati anche i contatti sui social network Facebook e Twitter.

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