Coldiretti Veneto ha inviato in Regione le osservazioni ai due progetti di legge sulla prevenzione e limitazione delle emissioni odorigene, in discussione in seconda commissione consiliare. “Introdurre un provvedimento per normare le emissioni – commenta Coldiretti - al momento, rischia di andare ad appesantire ulteriormente l’attività agro zootecnica, già gravata dai più significativi adempimenti di natura ambientale che la pongono tra i comparti più attenti alla salvaguardia del territorio. Va ricordato – aggiunge Coldiretti - che il patrimonio zootecnico veneto vale 2 miliardi di euro pari al 36% del fatturato agroalimentare totale e rappresenta un comparto identitario con razze pregiate e recuperate dall’estinzione soprattutto dalle nuove generazioni che investono in misure sostenibili proprio per ridurre l’impatto ambientale”.
Coldiretti invita a soprassedere sull’iter sia perché non vi è alcun obbligo per le regioni, derivante dalla normativa comunitaria a legiferare sulla materia, ma anche in virtù del concreto rischio di approvare una norma non coordinata e non in linea con le disposizioni statali. “Tale considerazione – spiega Coldiretti - è legata al testo in esame della Commissione Ambiente presso la Camera dei Deputati che prevede una revisione delle disposizioni nazionali sul tema di assoluta attinenza con l’attività agro zootecnica”.