11 Aprile 2025
Florovivaismo, vasi esentati dal contributo Conai, vittoria di Coldiretti
Un importante risultato per le aziende floricole è stato raggiunto sul fronte normativo grazie all'azione di Coldiretti e Filiera Italia: l'esenzione dal Contributo Ambientale CONAI (CAC) per i vasi da florovivaismo impiegati nel ciclo produttivo, indipendentemente dal loro spessore.
A confermare l'esclusione, informano Coldiretti e Filiera Italia, è la lettera inviata da CONAI a Coldiretti, nella quale si precisa che "i vasi impiegati nei rapporti tra imprese come fattori produttivi vengono già esclusi dalla classificazione di imballaggi" indipendentemente dal loro spessore e che "con l'applicabilità del nuovo Regolamento UE 2025/40, saranno espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio".
“E’ una vittoria per le imprese, - spiega Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova - che potranno continuare a investire in qualità, innovazione e sostenibilità, senza ulteriori oneri ingiustificati. Ancora una volta l’azione di Coldiretti è stata determinante per tutelare il reddito delle aziende florovivaistiche e per mantenere la competitività di uno dei settori più forti del nostro territorio, in cui è alto l’impegno per la sostenibilità ambientale. Questa esenzione rappresenta un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra istituzioni e filiere produttive possa portare a risultati tangibili per le imprese. Ci siamo opposti con fermezza all’applicazione del contributo sui vasi. Un’ulteriore tassa avrebbe colpito ingiustamente agricoltori e florovivaisti, riducendo margini e competitività. La comunicazione del CONAI a Coldiretti mette la parola fine sulla possibilità che sui vasi utilizzati nel florovivaismo venga applicato il Contributo Ambientale”.
A sollevare la questione erano state proprio alcune aziende florovivaistiche padovane che usano vasi in plastica, fondamentali per la produzione della piante e la loro vendita. E’ il caso delle piantine di basilico, vendute anche nel circuito della grande distribuzione in piccoli vasetti. Il contributo sugli imballaggi era previsto per i vasi con uno spessore parete fino a 0,8 millimetri mentre non è dovuto se questi vasi sono impiegati nei rapporti tra imprenditori, utilizzati esclusivamente nelle fasi di coltivazione e crescita delle piante. Il provvedimento, così come era stato concepito, per il settore floricolo rappresentava un aggravio di spese in un periodo in cui le aziende hanno già dovuto far fronte all’impennata dei costi non solo delle materie prime ma anche del materiale, fra i quali anche i vasetti, indispensabili per la preparazione delle piante, il cui costo è aumentato di oltre il 70 per cento. Coldiretti aveva più volte fatto presenta al Conai che per gli operatori florovivaistici i vasi in plastica, anche di dimensioni ridotte, non sono dei meri imballaggi ma dei veri e propri beni strumentali, funzionali alla produzione.
Una notizia molto positiva per il settore del florovivaismo padovano che conta 415 aziende produttrici, di cui una cinquantina nel distretto di Saonara, e un fatturato di circa 75 milioni di euro, pari al 30 per cento del totale del Veneto.. Numeri importanti dietro i quali però si celano sfide rilevanti: dal caro energia e fertilizzanti (+83% e +45% rispetto al 2020) agli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico, fino alla concorrenza globale meno vincolata dalle regole ambientali dell'UE.