18 Marzo 2024
Fotovoltaico e aree agricole di pregio, le osservazioni di Coldiretti alla Provincia
Ultimi giorni utili per presentare alla Provincia di Padova le osservazioni alla mappatura delle aree agricole di pregio, elaborata come previsto dalla legge regionale del 19 luglio 2022 che disciplina l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra. Coldiretti Padova, dopo aver inviato le proprie osservazioni alla Provincia, chiede ai sindaci padovani di condividere e fare proprie queste indicazioni, in modo da “proseguire la medesima sinergia di salvaguardia che ci ha visto ispiratori della legge regionale affinché venga concretamente circoscritta la proliferazione del fotovoltaico a terra in Veneto”.
Per tutelare il paesaggio agrario della nostra provincia Coldiretti Padova, apprezzando il lavoro svolto dall’amministrazione provinciale nell’elaborare la mappa delle aree agricole di pregio, ha elaborato alcune osservazioni e proposto, spiega il presidente Roberto Lorin, “alcuni miglioramenti tecnici, nel rispetto delle linee guida regionali, che hanno come scopo principale, una maggiore e pregnante tutela del territorio agricolo della Regione del Veneto proprio nello spirito della nuova disciplina regionale che lo tutela quale risorsa limitata e non rinnovabile , in particolare per quelle aree agricole che-dalla cartografia che ci è stata trasmessa- risultano essere non pregio”. Lorin ricorda che “nella piena convinzione che il suolo agricolo dovesse essere difeso e mantenuto per produrre cibo, e che agli impianti fotovoltaici dovessero essere destinati manufatti ed aree non agricole degradate meritevoli di iniziative di bonifica e recupero produttivo, abbiamo promosso una straordinaria azione di tutela del territorio Veneto che ha portato a raccogliere, nel giro di pochi mesi, oltre 24 mila firme di cittadini e numerose delibere di sostegno da parte delle Amministrazioni comunali Venete”.
Per tenere fede a questo proposito e per preservare il suolo dall’installazione di moduli fotovoltaici che non fossero collegati funzionalmente all’attività agricola, Coldiretti ha inserito nelle osservazioni dei criteri aggiuntivi per ampliare le aree di pregio. Anzitutto, comprendere le aree dedicate a coltivazioni di pregio o significative, come i terreni in cui da almeno cinque anni sono presenti coltivazioni specializzate orticole e frutticole ma anche barbabietola da zucchero, tabacco e riso. Inoltre si propone di estendere il carattere di pregio per le aree dedicate alle filiere agroalimentari di qualità, come i formaggi Dop nell’alta padovana, e i prodotti Igt coltivati da almeno cinque anni. Viene poi proposto di estendere il limite ai pannelli fotovoltaici nelle aree che si trovano al di sotto del livello del mare, che rappresentano un maggiore livello di criticità dal punto di vista idraulico: “in queste aree l’agricoltura rappresenta una forma propria di utilizzo del territorio ma c’è il rischio che il minor costo dei terreni favorisca l’installazione di pannelli”. Dovrebbero essere comprese anche le zone interessate dalla subsidenza, come le “valli” ai piedi dei Colli Euganei, dove “esiste un problema strutturale dei terreni legato alla scarsa portanza del suolo che renderebbe necessaria la costruzione di basamenti in calcestruzzo per le installazioni dei pannelli”. Inoltre viene proposto di escludere dal fotovoltaico a terra anche i terreni classificati con i livelli di pericolosità idraulica media ed elevata, quindi a rischio alluvione.
“Abbiamo scritto a tutti i sindaci della provincia – conclude Lorin – chiedendo loro di sostenerci presentando le stesse osservazioni, in modo da rafforzare la tutela del paesaggio agrario, delle sue specificità, delle coltivazioni tipiche ma anche del ruolo di presidio svolto dall’agricoltura sotto il profilo ambientale e della sicurezza idraulica”.
