16 Settembre 2021
G20. COLDIRETTI, CANCELLATO 1/A DELLE CAMPAGNE ITALIANE. VANTINI (GIOVANI IMPRESA) OGGI IN PIAZZA A FIRENZE LA GRANDE RESPONSABILITA’ DEI NEO AGRICOLTORI PER LA TUTELA DEL SUOLO AGRICOLO

G20: COLDIRETTI, CANCELLATO 1/4 DELLE CAMPAGNE ITALIANE (-28%)

VANTINI (GIOVANI IMPRESA):  IN PIAZZA LA GRANDE RESPONSABILITA’ DEI NEO IMPRENDITORI AGRICOLI VENETI, TUTELARE I CAMPI DAL CEMENTO E DAI PANNELLI SOLARI

16 settembre 2021 - Nello spazio di una sola generazione l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro seguendo un modello di sviluppo sbagliato che ha causato la scomparsa del 28% delle campagne che storicamente rappresentano l’immagine del Belpaese nel mondo insieme alle città d’arte e garantiscono la sovranità alimentare del Paese in un momento difficile per l’emergenza Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione del G20 con il cuore della città di Firenze in Piazza Santa Croce nel corso della mobilitazione dei giovani agricoltori con un appello ai grandi del mondo per la difesa del lavoro agricolo siglato insieme ai colleghi dei altri Paesi più avanzati nei diversi continenti. Il tema è caldo  è riguarda anche il Veneto è la seconda regione d'Italia per consumo suolo. Con 217.744 ettari sottratti alla campagna nel 2020, la regione viene dopo la Lombardia e prima della Campania. E rispetto al 2019 sono stati consumati 682 ettari di verde in più. Un consumo che preoccupa i giovani agricoltori veneti sia per la cementificazione sia per l'installazione del fotovoltaico a terra. il tema dell’assalto alla campagna e le conseguenze ambientali ed economiche ci tocca da vicino – commenta Alex Vantini delegato regionale degli under 30 presente alla mobilitazione con una delegazione di giovani agricoltori – il fenomeno dell’invasione dei pannelli solari su suolo agricolo ci ha fatto reagire subito e pensare all’importanza della difesa dei campi, bene prezioso e indispensabile per il lavoro di chi intraprende in agricoltura. Se in cinque anni ben oltre 2mila si sono insediati in agricoltura significa che le nuove generazioni si sono assunte la responsabilità di conservare e curare quanto è stato tramandato. Con la prima raccolta di firme per fermare l’avanzata dei parchi fotovoltaici a terra si è alzata la voce dei giovani imprenditori agricoli veneti. Ora la petizione è attiva da Nord a Sud della Penisola e coinvolge esponenti politici, cittadini, agricoltori che chiedono una legge che indichi le aree idonee e non ad ospitare pannelli solari escludendo i campi fertili che servono per produrre cibo, garantendo biodiversità, ambiente e paesaggio. In Italia – evidenzia Coldiretti - la superficie agricola utilizzabile si è già ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari e a causa della cementificazione e della scomparsa dei terreni fertili. Sono andati persi in un decennio oltre 400 milioni di chili di prodotti agricoli, con la copertura artificiale di suolo coltivato che nel 2020 – sottolinea Coldiretti - ha toccato la velocità di 2 metri quadri al secondo, nonostante il lockdown e la crisi dell’edilizia, secondo i dati Ispra. La perdita maggiore si è registrata – spiega la Coldiretti – sul fronte dei cereali e degli ortaggi con la scomparsa di 2 milioni e 534mila quintali di prodotto, seguita dai foraggi per l’alimentazione degli animali, dai frutteti, dai vigneti e dagli oliveti. Un problema grave per un Paese come l’Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti. In Italia è infatti necessario recuperare – spiega la Coldiretti – il deficit del 64% del frumento tenero e del 40% per il frumento duro destinato alla produzione di pasta, mentre copre appena la metà (53%) delle fabbisogno di mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop. Un trend negativo che riguarda anche la soia nazionale che soddisfa meno di 1/3 (31%) dei consumi domestici, secondo dati Ismea. In Italia – sottolinea Coldiretti – si munge nelle stalle nazionali il 75% del latte consumato e si produce il 55% della carne necessari ai consumi nazionali con l’eccezione positiva per la carne di pollo e per le uova per le quali l’Italia ha raggiunto l’autosufficienza e non ha bisogno delle importazioni dall’estero.Ma la sparizione di terra fertile non pesa solo sugli approvvigionamenti alimentari – sottolinea Coldiretti - dal 2012 ad oggi il suolo sepolto sotto asfalto e cemento non ha potuto garantire l’assorbimento di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che ora scorrono in superficie aumentando la pericolosità idraulica dei territori con danni e vittime. Una situazione in cui a causa dei cambiamenti climatici – evidenzia la Coldiretti – sono sempre più frequenti gli eventi estremi, +36% nel 2021 rispetto all’anno precedente, con precipitazioni violente che provocano danni perchè i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio come quello italiano – sottolinea Coldiretti – reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 7252 i comuni, ovvero il 91,3% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra. “Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del PNRR” ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Senato, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”. “Per combattere le speculazioni e tutelare i terreni agricoli i giovani della Coldiretti hanno anche lanciato la petizione contro i pannelli solari mangia suolo per combattere il rischio idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici e spingere il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole con il via alla raccolta firme” ha annunciato il Delegato Nazionale dei Giovani Veronica Barbati.

 

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