18 Maggio 2022
Giornata mondiale delle api, venerdì 20 maggio apicoltori al mercato di Campagna Amica a Bresseo di Teolo

In occasione della Giornata mondiale delle Api che si celebra il 20 maggio scendono in campo gli apicoltori, con tute, guanti ed attrezzi di lavoro, impegnati in prima linea per difendere questo insetto che svolge un ruolo insostituibile per l’ambiente e per l’uomo. Una occasione unica per conoscere la vita delle api e toccare con mano tutte le meraviglie della “bee economy”, un comparto del Made in Italy divenuto sempre più importante per la difesa biodiversità e l’offerta di alimenti sani e naturali.

L’iniziativa è delle donne e dei giovani della Coldiretti con appuntamento per venerdì 20 maggio al mercato di Campagna Amica a Bresseo di Teolo: dalle 8 alle 13 si potrà “vivere una giornata da ape”, dall’organizzazione del lavoro nelle arnie alla smielatura, tra dimostrazioni pratiche, arnie didattiche e piante mellifere. Ovviamente non mancheranno gustosi assaggi dell’ottimo miele prodotto dagli apicoltori della nostra provincia.

Nel padovano, ricorda Coldiretti Padova, gli apicoltori sono circa 1.100, in grande maggioranza hobbisti, quest’anno in crescita, accanto ai quali vi sono alcune decine di professionisti che assicurano la produzione del miele padovano. Nella nostra provincia si contano circa 12 mila arnie e una produzione potenziale di circa 4 mila quintali di miele, oltre ai derivati. La varietà di miele più diffusa nel padovano è il millefiori, seguita dall’acacia. Un prodotto locale ricercato e apprezzato dai consumatori, nonostante la concorrenza di miele straniero di qualità nettamente inferiore.

Le api, vere e proprie sentinelle ambientali, sono sane perché – spiega Coldiretti Padova – gli apicoltori più esperti sanno come prendersi cura degli alveari, costantemente monitorati tutto l’anno con interventi quotidiani, indispensabili per far fronte agli imprevisti e alle improvvise variazioni meteo.

Renato Piccolo, storico apicoltore di Loreggia, spiega che la raccolta entrerà nel vivo fra un paio di settimane e che questi sono giorni cruciali: “Se tutto andrà per il verso giusto avremo una buona annata, le condizioni per ora ci sono tutte e siamo mediamente soddisfatti. In pianura c’è stata qualche difficoltà in più e la produzione potrà risentire della lunga siccità e della mancanza di piogge. E’ andata meglio in collina dove la fioritura è più lunga e le piogge di queste ultime settimane hanno portato beneficio. Ora ci auguriamo che le prossime due settimane non riservino spiacevoli sorprese. Avremo miele di buona qualità, perché è questo che conta. Chi invece spinge troppo sulla quantità e non ha le cognizione tecniche precise corre il rischio di non fare nulla perché le api potrebbero sciamare. Una corretta formazione e preparazione tecnica in questo lavoro è essenziale per non commettere passi falsi.

Sul fronte della biodiversità, ricorda Coldiretti, le api sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao.

Proprio per tutelare l’apicoltura Coldiretti Padova sta sensibilizzando proprio gli agricoltori diffondendo delle linee guida da seguire in campagna per non ostacolare il lavoro delle api. Si tratta di buone pratiche, come lasciare i terreni a riposo con piante “mellifere”, ideali per l’impollinazione, oppure ridurre al minimo i trattamenti con gli insetticidi e privilegiare le tecniche di lotta guidata integrata e biologica, con prodotti bio come il “bacillus turingensis” e le trappole sessuali. Quanto ai consumatori, Coldiretti Padova mette in guardia contro il rischio dell’invasione di miele “straniero”, spesso di bassa qualità. Il consiglio è di verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale dove non sono ammesse coltivazioni Ogm (a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina) è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

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