29 Aprile 2022
Green Pass e mascherine, cosa cambia dal primo maggio
Dal primo maggio cambiano ancora le regole anti Covid, come deciso dal Governo in queste ore. Non sarà più necessario esibire il green pass al chiuso in molte attività, fra cui gli agriturismi, così come viene meno l'obbligo dell'uso della mascherina, per la quale resta però la raccomandazione di usarla nei luoghi più affollati e in caso di assembramento.
Green pass non più richiesto dal 1° maggio
Dal 1° maggio decade anche l’obbligo di green pass base per accedere al luogo di lavoro, consumare in bar e ristoranti, compresi gli agriturismi, al chiuso, salire su aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali, partecipare a concorsi pubblici, accedere alle mense, andare allo stadio e assistere a spettacoli teatrali e concerti all'aperto. In tutti questi luoghi l’accesso diventa libero. L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass fino al 31 dicembre.
Il certificato verde non cessa comunque di esistere. Nella sua forma “base” (vaccinazione, guarigione o tampone negativo) continuerà a essere necessario per i viaggi all’estero, ma non sarà più richiesto in Italia. Dal primo maggio, quindi, non servirà più il green pass rafforzato (ottenuto con vaccinazione o guarigione dal Covid) per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro.
Stop all’obbligo mascherine (ci sarà solo raccomandazione) in:
– negozi
– ristoranti e locali
– stadi
– lavoro
– in qualsiasi luogo all’aperto
Mascherine obbligatorie fino al 15 giugno in trasporti, scuole, cinema e ospedali
Obbligo mascherine prorogato in:
– Trasporti: necessaria la mascherina FFP2 in metro, bus, treni, aerei, navi
– Scuola (fino a metà giugno)
– palazzetti al chiuso
– cinema e teatri al chiuso
– barbieri, parrucchieri, centri estetici
– ospedali e Rsa
La mascherina Ffp2 resterà obbligatoria fino al 15 giugno a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza (treni, aerei, metropolitane, tram, bus ecc) e andrà indossata per gli spettacoli e gli eventi sportivi al chiuso. Resta dunque la Ffp2 anche in cinema, teatri, sale da concerto e palazzetti dello sport. Lo prevede un emendamento al decreto Riaperture approvato in commissione alla Camera. Nel testo non si fa riferimento al lavoro, sia pubblico che privato, dove varranno i protocolli tra imprese e sindacati. «Raccomandiamo la mascherina in tutte le situazioni con rischi di contagi fino al 15 giugno», ha aggiunto il ministro Speranza.
Mascherina obbligatoria anche negli ospedali e a scuola
L’emendamento, presentato in commissione Affari sociali della Camera, proroga fino al 15 giugno anche l’obbligo di mascherina al chiuso per i visitatori delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, dagli ospedali alle residenze sanitarie, dagli hospice alle strutture riabilitative. Non si prevedono misure per negozi, supermercati, ristoranti, bar, stadi e spettacoli all’aperto. Significa che qui la mascherina si potrà togliere, anche se è probabile che l’ordinanza in arrivo conterrà una raccomandazione al suo utilizzo nelle situazioni a rischio. A scuola invece la mascherina resta, come prevede la legge già in vigore. Gli studenti dai 6 anni in su dovranno continuare a indossarla fino a fine anno scolastico, nonostante il pressing per toglierle sia continuato negli ultimi giorni.
Al lavoro protocollo imprese sindacati su mascherine
Al lavoro valgono i protocolli tra imprese e sindacato. Le parti sociali un mese fa hanno convenuto sull’opportunità di mantenere in vigore nei luoghi di lavoro fino al 30 aprile il protocollo di sicurezza anti-Covid, sottoscritto il 24 aprile del 2020 e aggiornato un anno fa, che prevede tanto l’obbligo di mascherina chirurgica (ma alcune aziende, a maggior tutela e prevenzione, hanno optato per mantenere l’obbligo della mascherina FFp2) quanto il distanziamento di un metro come principali azioni di contenimento. Imprese e sindacati avevano deciso di «aggiornare il tavolo di confronto alla fine di aprile, per verificare l’andamento dei contagi e quali misure mettere in campo per l’aggiornamento dello strumento». Spetta a loro adesso decidere sul da farsi. Se lasciare l’obbligo di mascherina o modificare il protocollo. Un incontro sull’aggiornamento dei protocolli sicurezza in luoghi di lavoro è stato fissato il 4 maggio. Intanto, in tutti gli altri luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina dovrebbe essere solo fortemente raccomandata.
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