Una “festa del popolo” che per tre giorni ha reso il Villaggio in giallo la capitale dell’agroalimentare italiano alle prese con una delle crisi più drammatiche mai affrontate. Così il Cardinale Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha definito il Villaggio della Coldiretti che per tre giorni ha animato il centro di Milano, al Parco Sempione, con la presenza di oltre 40mila imprenditori agricoli e circa 800mila visitatori. La kermesse è partita con la manifestazione dei giovani agricoltori che rappresentano il futuro del settore e che dunque incarnano al meglio la devastazione di questa crisi che parte dall'impennata della bolletta energetica e dai super costi delle materie prime.
Il Villaggio è stato anche un'occasione per presentare ai consumatori il meglio del Made in Italy, il modo migliore per una comunicazione diretta del meglio della Dieta mediterranea. Perché alla protesta come è nella tradizione della Coldiretti si affiancano proposte e quelle dei giovani sono particolarmente ascoltate: rappresentano infatti le aziende più strutturate ed efficienti, lo zoccolo duro dell'agricoltura del futuro.
Alla tre giorni milanese ha partecipato anche una folta delegazione padovana, guidata dal presidente di Coldiretti Padova Massimo Bressan e dal direttore Giovanni Roncalli, insieme a loro molti giovani agricoltori come Giovanni Ponchio di Selvazzano, impegnati ogni giorno nella coltivazione dei propri prodotti come nella vendita diretta ai cittadini. “Noi ce la mettiamo tutta in questo periodo difficile - racconta il giovane Ponchio - non solo per offrire prodotti di qualità ma anche per raggiungere e agevolare il consumatore attraverso Campagna Amica. Ma i continui rincari, gli aumenti vertiginosi dei costi delle materie prime e dell’energia, la speculazione e la concorrenza sleale mettono in difficoltà chi vuole fare agricoltura e garantire un cibo sano e genuino”. In rappresentanza della nostra provincia, Giovanni Ponchio ha portato a Milano le farine ottenute da grani antichi e pregiati coltivati da Giovanni nella sua azienda, dai quali ottiene prodotti come gallette e chips spezzafame, molto graditi da consumatori di tutte le età, oltre ad una ricca selezione di farine per svariati usi in cucina, oltre altri prodotti come il tradizionale cren, molto richiesto dai consumatori. Accanto alla produzione e all’allevamento di razze avicole di pregio come le galline padovane, Giovanni affianca l’impegno nella vendita diretta nei mercati di Campagna Amica Padova, compreso il Mercato Coperto di Padova ogni sabato mattina e mercoledì pomeriggio.
A Milano c’è stato spazio anche per la solidarietà. Oltre una tonnellata di cibo a km zero, è stata raccolta grazie alla generosità degli agricoltori di Campagna Amica, nonostante il complesso momento di crisi, dei cittadini milanesi e dai turisti e da Filiera Italia per arrivare nelle case delle famiglie in gravi difficoltà economiche. E’ il bilancio dell’iniziativa “Spesa sospesa” lanciata da Coldiretti e Campagna Amica al Villaggio contadino di Milano per sostenere i cittadini colpiti dal caro bollette scatenato dalla crisi energetica legata alla guerra in Ucraina in una situazione in cui sono salite a 2,6 milioni le persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare. Un cesto dei prodotti raccolti è stato simbolicamente consegnato all’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Enrico Delpini dalla responsabile nazionale di Coldiretti Donne Impresa Chiara Bortolas e dal presidente di Terranostra Diego Scaramuzza, alla presenza del presidente di Coldiretti Senior Giorgio Grenzi.









