Riapre lo sportello telematico per la presentazione delle domande di "Più Impresa", la misura che sostiene economicamente le iniziative imprenditoriali giovanili e femminili in agricoltura, nei settori della produzione, trasformazione e diversificazione del reddito.
Il provvedimento è dedicato ai giovani ed alle donne che intendono subentrare nella conduzione di un'azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno due anni e intendono ampliare la propria impresa, migliorandone la competitività con un piano di investimenti fino ad 1,5 milioni di euro.
In seguito i principali contenuti.
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Beneficiari:
Possono beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI) in qualsiasi forma costituite, come individuate all’art. 2 del Decreto, operanti nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Le PMI beneficiarie, anche in seguito all’intervento richiesto, dovranno esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile. Dovrà essere, inoltre, rispettato il principio di prevalenza dell’attività agricola principale sull’attività connessa. In seguito all’intervento, l’attività prevalente deve rientrare tra quelle classificate nella sezione A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – della classificazione ISTAT delle attività economiche – ATECO.
Le PMI beneficiarie devono essere, in termini di quote, a prevalente partecipazione giovanile o femminile ed essere amministrate e condotte da un giovane o da una donna con la qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione alla gestione previdenziale agricola.
Inoltre:
- con riferimento alle operazioni di subentro (la cessione di un'intera azienda agricola da parte di un'impresa cedente nei confronti di un'impresa beneficiaria),
- l'impresa cedente deve essere attiva da almeno due anni alla data di presentazione della domanda ed il titolare o legale rappresentante dell'impresa subentrante deve comunque essere più giovane di età del titolare o legale rappresentante dell'impresa cedente, e
- l'impresa beneficiaria deve essere costituita da non oltre sei mesi alla data di presentazione della domanda;
- con riferimento alle operazioni di ampliamento (intervento di miglioramento, ammodernamento o consolidamento della realtà aziendale esistente, così come si presenta al momento della presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni), la beneficiaria deve essere attiva da almeno due anni alla data di presentazione della domanda.
Investimenti ammissibili
Sono ammessi alle agevolazioni gli investimenti complessivi per importi non superiori a 1.500.000,00 euro (IVA esclusa) da effettuare nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e diversificazione del reddito agricolo e perseguano almeno uno degli obiettivi previsti all’art. 3 del Decreto ossia:
- miglioramento del rendimento e della sostenibilita' globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
- miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purche' non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea;
- realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura, compresi l'accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l'efficienza energetica, l'approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio energetico e idrico;
- contributo alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonche' promozione dell'energia sostenibile e dell'efficienza energetica;
- contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e promozione dello sviluppo sostenibile e di un'efficiente gestione delle risorse naturali come l'acqua, il suolo e l'aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica;
- contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversita', migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.
Si precisa che:
- i progetti non possono essere avviati prima della data di presentazione della domanda per la concessione delle agevolazioni.
- il limite di 1.500.000,00 euro deve essere rispettato anche nel corso della effettiva realizzazione dell’investimento.
- non sono ammessi alle agevolazioni gli investimenti nel solo settore della diversificazione del reddito agricolo.
Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a) studio di fattibilità, comprensivo dell'analisi di mercato;
b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
c) opere edilizie per la costruzione ed il miglioramento di beni immobili;
d) oneri per il rilascio della concessione edilizia;
e) acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica compresi impianti ed allacciamenti;
f) servizi di progettazione quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti connessi alle spese di cui alle lettere b e c;
g) beni pluriennali come costi di acquisto e di sviluppo o diritti d'uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;
h) per il settore della produzione agricola primaria, sono inoltre ammissibili:
-
- i costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi specifici di carattere ambientale e climatico di cui all'articolo 3, comma 2, lettere d), e) e f), del decreto;
- i costi per investimenti in materia di irrigazione, a condizione che siano rispettate le condizioni di cui all'articolo 14, paragrafo 6, lettera f) del Regolamento e che, nel bacino idrografico in cui vengono realizzati gli investimenti, sia assicurato un contributo destinato al recupero dei costi dei servizi idrici da parte del settore agricolo, così come previsto dall'articolo 9, paragrafo 1, secondo comma, primo trattino, della direttiva 2000/60/CE, tenendo conto delle conseguenze sociali, ambientali, economiche del recupero e delle condizioni geografiche e climatiche della regione o delle regioni interessate;
- i costi per investimenti legati alla produzione, a livello dell'azienda agricola, di energia da fonti rinnovabili, a condizione che gli impianti di produzione mirano solo a soddisfare il fabbisogno energetico del beneficiario e la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell'azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica alla rete è consentita purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale. Gli investimenti in infrastrutture per la produzione di energie rinnovabili che consumano o producono energia devono rispettare le norme minime per l'efficienza energetica, ove tali norme esistano a livello nazionale.
I costi relativi allo studio di fattibilità di cui alla lettera a) sono ammissibili nella misura del due per cento del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre, la somma dei costi relativi allo studio di fattibilità e degli altri costi generali di cui alla lettera f) è ammissibile complessivamente entro il limite del dodici per cento dell'investimento da realizzare.
I costi relativi alle spese di cui alle lettere b), c) e d) sono ammissibili nella misura del cinquanta percento del valore complessivo dell'investimento da realizzare. I costi relativi a opere agronomiche e di miglioramento fondiario sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria.
Agevolazioni concedibili
Le agevolazioni concedibili consistono in:
- un mutuo a tasso pari a zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili, e
- un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili.
Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato non potrà essere inferiore al contributo a fondo perduto ed avrà una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.
L'importo massimo dell'agevolazione concedibile è pari a:
- 600.000,00 euro, per gli investimenti relativi al settore della produzione agricola primaria, e
- 300.000,00 euro, per gli investimenti destinati alle attività di diversificazione, fermo restando il massimale disponibile per singola Pmi beneficiaria a norma del Regolamento (UE) 2023/2831.
Modalità d’accesso alle agevolazioni
In conformità alle disposizioni del Decreto, gli interventi sono attuati con una procedura valutativa a sportello. Le domande di accesso sono esaminate secondo l'ordine cronologico di presentazione.
La preconvalida e la presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni devono essere effettuate presso il portale dedicato Ismea secondo le seguenti tempistiche:
- periodo di preconvalida: dal 29 luglio 2024, alle ore 12:00 al 30 settembre 2024, alle ore 12:00, e
- periodo di convalida: dal 5 settembre 2024, alle ore 12:00 al 30 settembre 2024, alle ore 18:00.
Durante il periodo di preconvalida sarà possibile compilare e preconvalidare le domande di ammissione alle agevolazioni. Durante il periodo di convalida sarà possibile compilare, preconvalidare e convalidare le domande di ammissione alle agevolazioni.
La preconvalida non è impegnativa ma è la condizione necessaria per poter presentare la domanda ed accedere quindi alle agevolazioni Più Impresa. La data e l'ora di convalida della domanda costituiscono data ed ora di presentazione della stessa. In nessun caso, la data e l'ora della preconvalida costituiscono elemento di priorità nella istruttoria delle domande che si svolgerà esclusivamente secondo l'ordine cronologico di convalida delle stesse.
Il processo di presentazione sarà tutto telematico e basterà sottoscrivere digitalmente la domanda in modalità PADES per accedere alla convalida.
In nessun caso, la data e l'ora della preconvalida costituiscono elemento di priorità nella istruttoria delle domande che si svolgerà esclusivamente secondo l'ordine cronologico di convalida delle stesse. La domanda deve essere sottoscritta con firma elettronica, da apporre esclusivamente in modalità PAdES.
Gli uffici sono a disposizione per le informazioni di dettaglio.