Valentina Galesso, padovana, titolare di una fattoria sociale a Bovolenta, entra nel direttivo nazionale “rosa” di Coldiretti Donne Impresa. Dopo essere stata designata nei mesi scorsi alla guida del movimento veneto delle imprenditrici Coldiretti, ora Valentina Galesso rappresenterà la nostra regione e le 14 mila imprese agricole al femminile anche nel nuovo esecutivo nazionale, raccogliendo il testimone di un’altra veneta, la bellunese Chiara Bortolas. A Padova le imprese agricole "in rosa" sono circa 4 mila, una realtà in continuo aumento soprattutto fra le nuove generazioni, orientate all'agricoltura sociale, alle fattorie didattiche e all'agriturismo, ai prodotti per la cura del corpo e a tipicità di qualità e dall'alto tasso innovativo.
La nuova squadra nazionale delle donne Coldiretti è ora guidata da Mariafrancesca Serra, sarda, ingegnere edile-architetto con master a Vienna alla guida di un allevamento biologico a Usellus, nel cuore dell’Alta Marmilla (Oristano). E’ stata eletta all’unanimità dall’Assemblea di Coldiretti Donne Impresa, riunita a Roma a Palazzo Rospigliosi con la presenza di centinaia di contadine da tutte le regioni assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, al ministro alle Riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati e al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
“Facciamo i complimenti e i migliori auguri a Valentina per questo nuovo incarico - è il commento di Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova - grazie al quale si farà portavoce delle necessità e delle proposte delle imprenditrici venete, dal cui impegno ed entusiasmo sono nate numerose iniziative preziose per promuovere temi cruciali come l’agricoltura sociale, l’impegno culturale a partire dalle scuole, le attività nelle fattorie didattiche e altre nuove idee che fanno crescere il nostro settore e stimolano un prezioso confronto con la società civile”.
43 anni, titolare della Tenuta “Va Oltre” a Bovolenta (Pd)dopo una consolidata carriera ventennale nel mondo della moda, ha ripreso in mano le redini – è il caso di dirlo – della sua realizzazione personale. Ha seminato il labirinto di lavanda più grande d’Italia ispirato ai Cavalieri Templari e inaugurato un allevamento di cavalli in gestione naturale. Nell’azienda agricola di Valentina Galesso gli animali in branco vivono una seconda possibilità. Dopo carriere sportive e successi all’ippodromo, in questo lembo di campagna trovano una loro affermazione e un’utilità mai sperimentata prima. Una dimensione che ha favorito tante espressioni della multifunzionalità in agricoltura: dalla fattoria didattica che accoglie le nuove generazioni per sviluppare piani educativi al potenziale benefico espresso dall’attività di “scuderia sociale”. In tal senso sono tante le collaborazioni avviate con le cooperative e imprese del terzo settore che con stage, interventi assistiti, visite guidate portano gli ospiti a vivere un rinnovato equilibrio. Con la Fondazione Robert Hollman, in particolare, Valentina Galesso ha stretto un patto di alleanza a sostegno dei bambini ipovedenti.
Il ranch di Valentina è diventato nel tempo il luogo ideale per concerti e spettacoli all’aperto. Proprio a ridosso del lavandeto, che produce una linea di biocosmesi a base di olii essenziali, si sono alternati scrittori, cantanti e musicisti che hanno offerto intrattenimenti per un pubblico di tutte le età.