MALTEMPO. PRIMO GIORNO DI VENDEMMIA SUI COLLI EUGANEI CON LA GRANDINE.
DANNI A VIGNETI E FRUTTETI NEL VICENTINO. SEMINATIVI E ORTAGGI NELL’ALTA PADOVANA.
COLDIRETTI: IL CLIMA INFLUENZA LA PRODUZIONE MONDIALE DI VINO, IL VENETO TIENE ANCHE IN TERMINI QUALITATIVI”
31 Agosto 2021 - Vendemmia sui Colli Euganei tra gli acini danneggiati dall’ultima grandinata. I viticoltori hanno tagliato i primi grappoli di Glera e Pinot Grigio segnati dai chicchi piccoli e intensi caduti ieri sera con l’ennesima sferzata del maltempo che ha interessato con vento e pioggia ghiacciata non solo i vigneti delle colline padovane ma anche quelli vicentini, compresi frutteti, mele e kiwi, campi di ortaggi e seminativi anche nell’Alta provincia di Padova. Una raccolta selezionata per rimediare alle gelate primaverili e per procedere secondo le fasi vegetative già mature – commenta Coldiretti Veneto che con i è impegnata in queste ore a monitorare l'impatto dell’ennesima ondata meteorologica per chiedere il giusto sostegno agli agricoltori che con la loro attività sono i più esposti ai cambiamenti climatici.
Secondo l’Osservatorio Vitivinicolo di Coldiretti Veneto il 2021 si conferma una annata difficile per tutta la vitivinicoltura a livello mondiale. Dalla Francia alla Spagna la produzione si prospetta ridimensionata con riduzioni importanti. In questo quadro il Veneto, si conferma con i suoi 100mila ettari di vigne di cui quasi l’80% a DOCG e DOC, uno dei principali produttori mondiali, ed il 4° esportatore di vino, con più di 1/3 dell’export nazionale.
Malgrado un anno climaticamente caratterizzato da un’alternanza di alte e basse temperature, che hanno alternato alle gelate primaverili (7-8 aprile) e frequenti grandinate estive, l’ultima solo ieri, la riduzione delle rese sarà contenuta. E sarà ancora una volta – sostiene Coldiretti Veneto - la qualità dell’uva la vera caratteristica, confermata dalle analisi con zuccheri ed acidità superiori allo scorso anno.
Con l’avvio in ritardo generale di 8-10 giorni delle fasi di raccolta con posticipi fino a 15 giorni per le viti in altura le stime regionali parlano di una quantità di circa 12,5 milioni di quintali.
“Una situazione che rafforza la posizione dei vini veneti DOCG e DOC, in Italia ed in tutti i grandi mercati internazionali – conclude Coldiretti Veneto - frutto di una professionalità che si è enormemente sviluppata negli ultimi 15 anni, che vede viticoltori sempre più giovani e professionalizzati, in grado di attenuare anche i danni causati dai cambiamenti climatici. A conferma di queste prospettive due dati incontrovertibili, la crescita delle quotazioni del valore delle uve, la crescita a due cifre degli imbottigliamenti certificati nel primo semestre dell’anno delle principali Denominazioni in Veneto, dal Pinot Grigio, al Prosecco nelle sue tre espressioni Doc e Docg, fino al Valpolicella , che vanno entrambe a consolidare la posizione del Veneto vitivinicolo nel mondo”.