Il Decreto Ministeriale del 06 settembre 2023 ha introdotto l'obbligo formativo per gli operatori del settore zootecnico, da completare entro il 2025.
Il decreto prevede che almeno una persona per ciascun allevamento abbia seguito tale percorso formativo, analogamente a quanto già avviene per il patentino del Benessere Animale.
I moduli didattici del corso riguardano: sanità animale, sorveglianza, biosicurezza, benessere animale e salute umana, buone prassi di allevamento, farmaco resistenza.
La durata è di 18 ore, comprensive di test di apprendimento obbligatorio per ottenere il certificato.
Una volta superato il test, entro un mese l'operatore sarà registrato nella Piattaforma prevista dal D.M.6.9.2023 (PINFOA) dalla quale le Autorità competenti potranno verificare l'avvenuta formazione per la specie e categoria animale oggetto del corso
Sono esentati gli operatori e i professionisti degli animali rispettivamente responsabili o che si occupano di animali, detenuti in allevamenti familiari come definiti all’art. 2, comma 1, lettera f) del decreto legislativo n. 134 del 2022 e in allevamenti amatoriali di animali da compagnia.
ALLEVAMENTO FAMILIARE: attività di allevamento definita all’art. 2, comma 1, lettera f), del d.lgs. I&R prevista solo per le seguenti specie e numero massimo di animali che possono essere detenuti contemporaneamente e solo per autoconsumo uso domestico privato, senza alcuna attività commerciale, fatte salve le eccezioni previste dal regolamento (CE) n. 852/2004, senza cessione degli animali se non per la immediata macellazione:
- a) bovini della sola specie bos taurus, con un massimo di 3 (tre) capi da ingrasso e non adibiti alla riproduzione;
- b) equini, escluse le zebre, con un massimo di 3 (tre) capi non destinati alla produzione di alimenti e non destinati alla riproduzione;
- c) ovini e caprini, con un massimo di 9 (nove) capi, complessivi tra ovini e caprini, se l’operatore detiene nello stabilimento entrambe le specie;
- d) suini, con un massimo di 4 (quattro) capi da ingrasso, con esclusione di scrofe e verri;
- e) pollame, con un massimo di 50 (cinquanta) capi, ad esclusione dei ratiti, per i quali è previsto un massimo di 4 (quattro) capi;
- f) conigli, con un numero massimo di 20 (venti) fori nido e con un massimo di 50 capi di età superiore a 30 giorni;
- g) api, con un numero massimo di 10 (dieci) alveari. L’orientamento produttivo “familiare” riguarda l’intera attività di apicoltura, e non i singoli apiari.
Coldiretti, tramite Inipa - il suo ente nazionale - ha predisposto il corso in modalità e-learning per tutte le tipologie (quali bovini, suini, pollame, ovicaprini, api) www.elearning.inipa.it
