I profughi ucraini potranno richiedere il permesso di soggiorno per lavorare in Italia. Lo prevede la normativa sulla protezione temporanea per i profughi: lo svolgimento di attività lavorativa sia in forma subordinata, anche stagionale, che autonoma è consentita alle persone provenienti dall'Ucraina a seguito della crisi in atto, sulla base della sola richiesta di permesso di soggiorno presentata alla competente questura, in deroga alle quote massime definite dalla programmazione. In attesa della pubblicazione del DPCM di ratifica delle disposizioni i profughi dall’Ucraina possono già chiedere in Questura il permesso di soggiorno per protezione temporanea.
Il Ministero dell’Interno ha avvisato tutte le Questure che possono acquisire le domande di protezione temporanea. I sistemi informatici sono stati adattati e gli operatori degli sportelli possono già stampare il modello per la richiesta e rilasciare la ricevuta a chi la presenta.
Al momento, possono chiedere il permesso di soggiorno:
- i cittadini ucraini e i loro familiari residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022
- gli apolidi e cittadini di paesi terzi diversi dall’Ucraina e i loro familiari che beneficiavano di protezione internazionale e di protezione nazionale equivalente in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022.
Solo dopo la pubblicazione del DPCM, la Questura potrà completare l'esame della domanda con la stampa e il rilascio del permesso di soggiorno.
Questo avrà formato elettronico e validità non oltre il 4 marzo 2023.