“Finalmente dal Parlamento arriva una buona notizia, finalmente una misura che tutela chi lavora per l’autentico made in Italy agroalimentare. La decisione di introdurre l’obbligo del tappo antirabbocco per le bottiglie di olio extravergine d’oliva presenti nei ristoranti, evitando così il ricorso a prodotti che non hanno nulla a che fare con quello originario, è una sacrosanta forma di tutela per i tanti produttori olivicoli che lavorano per la qualità e l’origine, comprese le nostre aziende dei Colli Euganei. Sono almeno 600 i produttori di olio extravergine nella nostra provincia, una delle tipicità del nostro territorio”.
Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, commenta così l’emendamento sullo stop alle oliere truccate approvato nell’ambito della legge Comunitaria in discussione alla Camera. Il Parlamento ha anche approvato l’aumento di contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. “Finalmente una presa di posizione dell’Esecutivo – continua Miotto - che si dimostra vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori. Nel rispetto della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa. Si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale che possono offrire importanti sbocchi occupazionali”.
“A Padova l’olio d’oliva è uno dei prodotti d’eccellenza dell’agricoltura di casa nostra – aggiunge Simone Solfanelli, direttore di Coldiretti Padova - grazie al lavoro di circa 600 produttori concentrati sui Colli Euganei. Gli ettari coltivati sono più di 400, le piante quasi 150 mila e la produzione media annua si attesta sui 2.300 quintali che permettono di ricavare 250 mila litri d’olio d’oliva. Le imprese agricole impegnate in questo settore sono almeno 600, tutte fortemente orientate alla qualità ed alla tutela dell’ambiente e del territorio”.
I Comuni a più alta vocazione olivicola sono Arquà Petrarca, con il 30% delle coltivazioni, Baone con il 20%, Cinto Euganeo con il 16% e Galzignano Terme per un altro 10%. In provincia sono attivi tre frantoi: lo storico Frantoio di Valnogaredo, “Colli del Poeta” di Arquà Petrarca e “Cornoleda” di Cinto Euganeo. L’olio prodotto, nonostante i numeri contenuti, è molto apprezzato e ricercato dai consumatori per il suo gusto fruttato e delicato.
La produzione lorda vendibile si attesta sui 3,5 milioni di euro, senza contare l’indotto (vivaismo, frantoi, aziende di imbottigliamento, rivenditori, ecc.) che fa salire il fatturato e garantisce posti di lavoro. Quanto ai prezzi, la quotazione media al dettaglio dell’olio extravergine dei Colli Euganei è di 13-14 euro al litro, a fronte di un costo di produzione in campo che oscilla fra i 9 e 10 euro al litro, senza tener conto dei costi della manodopera.
“La norma approvata - spiega Solfanelli - prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta. Un deciso stop alle truffe e agli inganni, un duro colpo alla lobby dei furbetti dell’agroalimentare che cercano di piazzare prodotti che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale”.
18 Giugno 2014
STOP ALLE OLIERE TRUCCATE, FINALMENTE ARRIVA IL TAPPO “ANTI RABBOCCO”