Gli agricoltori di Coldiretti Veneto dicono STOP ALLA FAUNA SELVATICA. GIOVEDI’ 25 LUGLIO ALLE ORE 9.00 IN VIA TORINO 106 PIAZZALE EX MOF, davanti al palazzo che ospita gli uffici della Regione Veneto, radunando i soci da tutte le province del Veneto per ribadire alla Regione come siano essenziali strumenti e risposte per contrastare la proliferazione di specie non autoctone.
Da Padova e dalla provincia partirà, guidata dal presidente Roberto Lorin e dal direttore Carlo Belotti, una nutrita delegazione di imprenditori che hanno subìto ingenti danni da cinghiali, dai Colli Euganei alla pianura, come da altri animali selvatici.
“Campi, vigneti, frutteti, orti, pascoli, sono devastati dalla presenza di animali selvatici. - ricorda Lorin - Aziende e allevamenti sotto attacco, dai Colli Euganei alla campagna. Nutrie, gazze, corvi e cinghiali distruggono le produzioni alimentari, sterminano i raccolti, causano incidenti stradali con morti e feriti, si spingono fino all’interno dei centri abitati mettendo in pericolo la salute e la sicurezza delle persone. Nella nostra provincia i danni ammontano ad alcuni milioni di euro, dalle colture al sistema idrogeologico i rischi non sono solo per gli agricoltori, ma anche per la salute, l’incolumità dei cittadini e la sicurezza idraulica del territorio”.
“Il mese scorso abbiamo affrontato l’emergenza fauna selvatica durante la nostra assemblea provinciale - aggiunge il direttore Belotti - e ancora una volta dai nostri agricoltori è emersa con prepotenza la necessità di trovare una soluzione radicale. Dopo la presentazione di un documento di proposte al Presidente Zaia, vogliamo alzare l'attenzione sulle proposte che abbiamo elaborato per contrastare in modo efficace la fauna selvatica.
Le linee operative, recentemente adottate dalla Regione del Veneto relativamente al Priu (il Piano regionale di interventi urgenti) sono per noi una prima risposta ma è solo un inizio. Auspichiamo da parte della Regione di accogliere in pieno le nostre proposte: gli strumenti oggi a disposizione sono insufficienti, come nel caso delle nutrie vero flagello per il nostro territorio. Diventa strategico, nella lotta ai selvatici, che ogni anno siano stanziate risorse per incentivare i soggetti abilitati all’attività di controllo, selezione e abbattimento, senza trascurare poi il tema dei risarcimenti danni”.