Vo’ Euganeo, il Comune padovano isolato per l’emergenza Coronavirus, è uno dei centri agricoli più importanti della provincia. In questi giorni di bocco, in cui nessuna persona ma anche nessuna merce, tranne quelle deperibili, può entrare o uscire dal paese ai piedi dei Colli Euganei, il settore primario è paralizzato, a partire dalle attività agrituristiche e dalle cantine, le due principali voci dell’agricoltura di Vò, con decine di aziende e centinaia di addetti. Chiusi dallo scorso fine settimana tutti gli agriturismi, oltre 20 in tutto il territorio comunale, la più alta concentrazione della provincia, con disdette che si spingono anche per le prossime settimane. Bloccata l’attività di vendita delle cantine, che non possono evadere gli ordini perché la merce non può uscire dal territorio comunale. Impossibile anche la partecipazione degli imprenditori ai numerosi mercati di vendita diretta organizzati da Coldiretti e altri soggetti in tutta la provincia, perché nessuno dei residenti può uscire dal paese.
“Gli agricoltori continuano a fare il loro lavoro, nei vigneti come in azienda, ma in questo frangente non possono né esercitare tutte le attività connesse – spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova – dall’accoglienza alla ristorazione, dalla spedizione dei prodotti alla partecipazione ai mercati e alle altre attività. Ogni giorno in quarantena si traduce in una considerevole perdita di reddito per le imprese agricole. Siamo in piena emergenza e a questo punto, come annunciato dallo stesso Presidente del Consiglio nei giorni scorsi, è necessario pianificare da subito misure urgenti di sostegno per il settore primario che a Vò sta subendo un duro contraccolpo economico”.
Le aziende agricole di Vò sono circa 270, un valore elevato se consideriamo che la popolazione è di 3.300 abitati, con una predominanza della viticoltura che in questo Comune conta circa 600 ettari di vigneti, dai quali si producono pregiati vini Doc e Docg, e una sessantina di cantine in attività. Qui ha sede la Cantina dei Colli Euganei, la principale della zona, insieme al Consorzio di Tutela Vini dei Colli Euganei, si contano almeno venti attività agrituristiche, metà delle quali praticano anche attività di alloggio. Le disdette delle prenotazioni non riguardano solo questi giorni di quarantena ma un periodo ben più lungo. Inoltre fioccano le cancellazioni anche in molti altri agriturismi della zona dei Colli Euganei. Secondo le ultime elaborazioni il valore della produzione dell’agricoltura a Vò è di oltre 30 milioni di euro.
“Ci auguriamo, come tutti d’altronde, che l’emergenza sanitaria passi al più presto a Vò come nel resto del Veneto e d’Italia – aggiunge Bressan – nel frattempo però non possiamo lasciare soli centinaia di imprenditori agricoli alle prese con una reale contrazione del loro fatturato che si protrarrà ben oltre la fine della quarantena, con conseguenze ad oggi non prevedibili. Per questo Coldiretti Padova rivolge da subito un appello alle istituzioni, Regione, Camera di Commercio e Provincia in primis, per mettere a punto un piano di aiuti e di intervento che consenta da una parte il sostegno immediato alle imprese, attraverso sgravi fiscali e contributivi, rinvio di pagamenti e quant’altro, insieme ad una pronta ripresa di tutte le attività agricole che insistono sul territorio e che rappresentano una voce importante dell’economia per l’intera area euganea”.